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10 agosto 2000, Napoli ricorda Gigi Sequino e Paolo Castaldi

Il 10 agosto non è solo san Lorenzo per i napoletani. Il 10 agosto del 2000 infatti venne scritta una delle pagine più brutte della cronaca

Il 10 agosto non è solo san Lorenzo per i napoletani. Il 10 agosto del 2000 infatti venne scritta una delle pagine più brutte della cronaca cittadina. 23 anni fa venivano uccisi nel quartiere Pianura Luigi Sequino e Paolo Castaldi, due ventenni vittime di un agguato di camorra perché scambiati per affiliati ad un clan rivale. I due ragazzi stavano chiacchierando in auto sotto casa di Luigi, ascoltando musica e progettando le vacanze in Grecia. Scambiati per i guardaspalle di un noto boss del quartiere, Rosario Marra, che abitava nella stessa strada.

IN CERCA DI VENDETTA PER GLI OMICIDI DEI GIORNI PRECEDENTI

Nelle settimane precedenti era scoppiata una faida nell’area flegrea. In cerca di vendetta per le vittime interne al clan, il commando arrivò in sella a due ciclomotori e sparò contro i due giovani fermi in macchina. Del gruppo di fuoco che stroncò la vita di Gigi e Paolo, due sono finiti all’ergastolo, uno è stato ucciso e un altro ha deciso di pentirsi e collaborare con la giustizia. All’inizio le indagini seguirono la direzione del regolamento di conti tra clan avversari, solo grazie alle dichiarazioni di due pentiti, Raffaele Bavero ed Eduardo Criscuolo, all’epoca dei fatti affiliati al clan Marfella, venne chiarita la natura di quell’agguato chiarendo l’estraneità agli ambienti criminali dei due ventenni.

LE CONDANNE

Nel 2008, in Appello, venne confermata la condanna di primo grado all’ergastolo per i cugini Pasquale ed Eugenio Pesce come esecutori materiali del delitto. Da 23 anni, la città ricorda quel barbaro assassinio. Questa mattina, come ogni anno, il sindaco ha inviato due fasci di fiori poi deposti sulle tombe di Luigi e Paolo nel cimitero di Pianura.

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