La Deputazione del Tesoro di San Gennaro ha citato in giudizio il Comune di Napoli per il mancato versamento, dal 2010 ad oggi, del contributo annuo di 89 mila euro all’ istituzione che amministra la Cappella ed il Tesoro del Santo Patrono di Napoli.
Il debito accumulato dal Comune di Napoli è di circa 737 mila euro. La prima udienza del giudizio, promosso dall’ avvocato Andrea Pisani Massamormile si terrà il 26 luglio.
“Il ripetuto inadempimento del Comune negli ultimi 10 anni – scrive il legale – nonchè il mancato riscontro ai solleciti bonari della Cappella, costringono la Deputazione a promuovere il giudizio al fine di evitare che l’ inerzia dell’ amministrazione pregiudichi le funzioni e la sopravvivenza stessa di una istituzione come la Cappella così intimamente legata alla cultura civile e religiosa, diremmo alla identità stessa della città”.
“Quel pagamento – aggiunge l’ avvocato Pisani Massamormile – non è una graziosa concessione, ma l’ adempimento di un obbligo”.
Nel 1527 i rappresentanti politici della Città di Napoli si impegnarono a versare una somma annuale per mantenere la Cappella, che è una istituzione laica, indipendente dalla Curia Arcivescovile, impegno che è stato sempre osservato nei secoli La Deputazione ha il compito di conservare il Tesoro di San Gennaro, l’ Archivio e di organizzare le cerimonie in occasione delle festività del Santo Patrono di Napoli.