A chi pensa Spalletti quando dice “abbiamo il dovere di crederci ancora”? L’allenatore del Napoli, alla viglia della partita di Empoli, continua a filosofeggiare. Con l’aria di chi la sa lunga, ma non la sa più raccontare, l’allenatore azzurro fornisce titoli ai cronisti. Ma solo quello. La verità, che evidentemente conosce anche lui, è che il Napoli è stato solo teoricamente in corsa per lo Scudetto. In conferenza stampa, tra un sorriso e un ghigno, dice: “Abbiamo la possibilità e quindi anche il dovere di crederci ancora, magari assumendosi il peso della responsabilità di quello che sta avvenendo. Però ci crediamo. Ci sono cinque risultati davanti a noi – dice il tecnico – e dobbiamo puntare alla vittoria perché ci abbiamo sempre creduto noi, tutti i tifosi e tutto il Napoli”. Voi ci credete?
SPALLETTI E GLI INFORTUNI
“Gli infortunati? Bisogna essere bravi a non ragionare al passato ma al presente. Quelli che pensano al passato sono un po’ masochisti. Si fanno giocare quelli che ci sono e si devono vincere le partite con quelli che ci sono”. Luciano Spalletti è un po’ fatalista e non cerca attenuanti per la lunga serie di infortuni che ha colpito e sta colpendo il Napoli, anche in vista della partita di domani a Empoli. ”Per domani – dice il tecnico del Napoli – abbiamo convocato Barba della Primavera, in tutto siamo in 21. C’è Zanoli che ha una gastroenterite e va valutato. Anzi ce ne sono due o tre che vanno valutati. D’altro canto a questo punto del campionato ci sono sempre queste situazioni. A noi – conclude Spalletti – ne è successa qualcuna in più, ma bisogna trovare le soluzioni e fare ugualmente una buona partita”. Non commenta, però, il fatto che il numero di infortunidi quest’anno è davvero da record.
SPALLETTI E IL FUTURO
“Il mio futuro si chiama Empoli, il mio presente si chiama Empoli. Di tutto il resto ci sarà tempo per parlare poi, a bocce ferme. Però non sono cose importanti. Importanti sono i cinque risultati che sono davanti a noi e dobbiamo puntare alla vittoria perché ci abbiamo sempre creduto”. Luciano Spalletti non accetta di parlare del suo futuro né di chiarire se sarà ancora sulla panchina del Napoli. Conferma soltanto che i suoi rapporti con De Laurentiis sono ottimi e che per lui non è assolutamente un problema quando il presidente parla dei cambi fatti dall’allenatore durante una partita. ”Non mi dà fastidio – spiega – probabilmente lui è abituato a farlo come fanno tanti. Ma come ho detto altre volte, con il senno di poi è troppo facile avere ragione sui cambi. Io mi prendo la colpa di aver immaginato dei cambi e quello che avevo immaginato non si è poi verificato. Sono – conclude il tecnico – io che faccio la formazione e le scelte e sono io che faccio bene o che sbaglio”. Peccato che, spesso, le capisca solo lui.