Sono trascorsi circa 40 giorni dall’omicidio del figlio. Ed è da quel 31 agosto maledetto che non ha mai smesso di chiedere al Governo misure penali più severe e certe Daniela di Maggio, la madre del musicista di 24 anni, Giovan Battista Cutolo, ucciso in piazza Municipio, a Napoli, da tre colpi pistola esplosi da un ragazzo di 17 anni, con già alle spalle precedenti penali e ora in una struttura detentiva fuori regione. Daniela Di Maggio torna a chiedere per lui il carcere e una pena “giusta” e lo fa incontrando a palazzo Chigi, a Roma, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, quello alla Giustizia, Andrea Ostellari e Antonio Sangermano, capo dipartimento per la Giustizia minorile.
LE DICHIARAZIONI ALL’ANSA
Al termine dell’incontro, la madre di Giogiò ha rilasciato alcune dichiarazioni all’agenzia Ansa: “Mi hanno promesso che sicuramente la pena per il killer di mio figlio, come per tutti gli altri minori autori di crimini efferati, verrà scontata, e sarà non di quelle che dopo pochi anni te li trovi fuori – ha detto -. Si sono presi l’impegno su una legge che verrà chiamata Giovanbattista Cutolo” – Abbiamo cercato di trovare dei punti in comune affinché – ha continuato Daniela Di Maggio – la morte di mio figlio non sia una morte senza senso, ma che serva invece a riformare delle cose che sono veramente ingiuste in questa legge attuale”