giovedì, Novembre 14, 2024
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A San Giovanni a Teduccio nasce la Fabbrica Italiana dell’Innovazione

Dieci le aziende che hanno creduto nel progetto, a partire da Bcc e Spici

A San Giovanni a Teduccio nasce la Fabbrica Italiana dell’Innovazione

Un nuovo nido per far crescere le startup dei giovani e lanciarle nel mercato. Nell’ex archivio Enel del quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio nasce la Fabbrica Italiana dell’Innovazione,  Dieci le aziende che hanno creduto nel progetto, partendo dalla Banca di Credito cooperativo di Napoli, che ha stanziato fondi per ridare vita al luogo abbandonato da anni, come evidenziato dal presidente Amedeo Manzo.

IN CAMPO LA BCC DI NAPOLI

“Da oggi qui – spiega Manzo – si fabbricano speranza e fiducia. Tutto si è mosso grazie a imprenditori che volevano agire ma soprattutto lasciare sul territorio i propri sforzi. Per noi questa è la piccola e grande differenza tra le banche internazionali e le banche di comunità, noi abbiamo a cuore le sorti di questa città, di quest’area metropolitana e quello che raccogliamo lo investiamo qui, sapendo che dalle tante piccole storie dei singoli delle startup arrivano grandi storie verso il successo”.

SPICI, MOTORE DELL’INCUBATORE

Per l’azione diretta la Fabbrica Italiana dell’innovazione sarà nelle mani del direttore Vincenzo Lipardi, che ha aderito con la sua azienda Spici. Il presidente è Fabrizio Monticelli.
“La nostra società – ha spiegato oggi Lipardi – è una delle quattro che hanno comprato questo edificio ex archivio Enel e con un gruppo di altre aziende abbiamo creato questo nuovo incubatore che sarà presto certificato come incubatore internazionale. Ora abbiamo una struttura di 11.000 metri quadrati, di cui 7.000 coperti, con l’incubatore da 21 moduli per le startup, e ci saranno anche 30 moduli per il coworking. E’ quindi un complesso che mira sostanzialmente a fare un po’ il seguito del lavoro di formazione che si fa a 800 metri da qui all’Academy. Vorremmo che questi ragazzi che si formano non vadano via ma restino a Napoli”.

10 IMPRESE PER LA FABBRICA

Le imprese in campo per esaminare e aiutare le startup sono MedITech-Competence Centre, Olidata Spa, Tecno Srl, ForMare-Polo Nazionale per lo Shipping, SPICI Srl-Società per l’Innovazione, la Cooperazione e l’Internazionalizzazione, Consorzio Nazionale Sicurezza Tech Spa, European Brokers Srl, Iniziativa Cube Srl, Agilae Srl, Monticelli-La Scala Consulting srl.

LA SCOMMESSA DI TECNO

“E’ una grande scommessa – spiega Giovanni Lombardi, fondatore e presidente del gruppo industriale Tecno – che noi riteniamo sia un’opportunità perché crediamo in Napoli e lavoriamo per premiare la ricerca e lo sviluppo imprenditoriale napoletano. Napoli può creare industria perché ci sono dei punti di forza nelle università e nei giovani che non sono secondi a nessuno. Da qui nella rivoluzione della logistica si può arrivare dovunque e con il digitale si possiedono competenze che si possono vendere tutto il mondo. Quindi rimaniamo a Napoli e creiamo innovazione a Napoli. I giovani vengano da noi con le loro startup, perché non solo parliamo di capitale come un passo fondamentale ma soprattutto sulla formazione dell’uomo di mercato, perché oggi il vero problema non sono i capitali ma il mercato”.
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha testimoniato l’importanza dell’iniziativa per il rilancio dell’area, da anni abbandonata.

 

 

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