In due distinte operazioni dei carabinieri sono stati apposti i sigilli a manufatti abusivi. A Capaccio, in provincia di Salerno, sequestrato il “Resort Giglio sul Mare”. In questa attività e nell’inchiesta collegata risultano indagati anche quattro tecnici del comune e due funzionari della Regione Campania. In tutto sono otto le persone coinvolte.
Il decreto è stato notificato agli indagati dai carabinieri del nucleo investigativo di Salerno e del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale (Tpc) di Napoli. I reati contestati dall’ufficio inquirente coordinato dal procuratore Giuseppe Borrelli e ritenuti sussistenti dal giudice sono lottizzazione abusiva di terre demaniali in area sottoposto a vincolo paesaggistico, falsità ideologica, abuso d’ufficio, abuso edilizio, esecuzione di opere su beni paesaggistici in assenza di autorizzazioni e invasione di terreni e distruzione o deturpamento di bellezze naturali e di habitat all’interno di un sito protetto. L’area che sarebbe stata illecitamente lottizzata si trova in una zona ai margini della spiaggia di Capaccio.
A Castel Volturno, in provincia di Caserta, sigilli a cinque immobili fatiscenti e disabitati realizzati abusivamente su spiagge o aree demaniali. A procedere al sequestro sono stati i carabinieri della locale Tenenza su ordine del Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Dalle indagini dei militari (a coordinarle la Procura di Santa Maria Capua Vetere) è emerso che gli immobili versavano in stato di rovina e rappresentavano dunque un pericolo soprattutto per i bagnanti – due sono stati edificati sulla spiaggia e a causa dell’erosione marina sono ormai quasi in mare – ma anche perché avrebbero potuto trasformarsi in degradato rifugio per senza tetto o tossicodipendenti.