Acerra, il giorno del dolore per i familiari della bimba sbranata da pittbull
Nel giorno del dolore, hanno chiesto riservatezza i genitori e i parenti della bimba di nove mesi morta sbranata dal pittbull del padre, in un rione popolare di Acerra la notte tra sabato e domenica. Dopo tanto clamore mediatico la famiglia ha chiesto di spegnere i riflettori nella giornata dedicata all’ultimo saluto alla bimba e ha preferito anticipare i funerali per restare in pochi nel Duomo di Acerra. All’uscita del feretro, nell’antistante piazza, sono stati fatti volare decine di palloncini.
Il carro funebre è stato poi fatto uscire dal retro del santuario, scortato dall’auto con a bordo i genitori, circondata dagli amici che hanno voluto fare da schermo ai finestrini per gli obiettivi di telecamere e macchine fotografiche. Secondo i primi risultati dell’autopsia, la bimba è stata morsa più volte dal cane e la morte sarebbe stata causata dalla rottura del collo.
Dai primi esami sul pitbull non sarebbero però emerse tracce ematiche nella bocca dell’animale. Si attendono i rilievi sui risultati delle feci del cane. Al vaglio degli inquirenti la versione fornita dal padre, che resta indagato per omicidio colposo. Ha detto di essersi addormentato, dopo aver lavorato dall’alba. Si sarebbe accorto dell’accaduto solo quando ha trovato Giulia a terra in una pozza di sangue.