Il regista Enzo Acri, dopo il controverso “Un camorrista per bene”, torna dietro la macchina da presa e realizza un film crudo, a tratti violento ma con un messaggio sociale forte alla base. Le telecamere hanno filmato le “storie maledette” di alcuni ragazzi dentro il carcere minorile di Nisida. Intorno alla vicenda di una mamma coraggio ruota la trama, intessuto con il tratto neorealista caro al regista. Edito dalla Rogiosi di Rosario Bianco, che apre il filone cinematografico, il film sarà nelle sale da maggio.
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