domenica, Dicembre 22, 2024
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Agli arresti domiciliari per rapina, ucciso in casa ad Afragola

Non è la matrice camorristica l’ipotesi più accreditata tra gli inquirenti chiamati a investigare sulla morte di Raffaele Balsamo, 38 anni, ucciso alle 23.30 del 1 giugno nella sua abitazione di via Francesco Caracciolo ad Afragola, in provincia di Napoli, dove stava scontando gli arresti domiciliari per rapina. Riflettori puntati sull’appartamento della vittima, che i carabinieri stanno passando al setaccio. Al loro arrivo, erano già intervenuti i sanitari del 118 con l’ambulanza allertati da qualcuno che ha cercato di soccorrere Balsamo, ma all’arrivo dei militari l’uomo era già morto. Il corpo è stato rinvenuto riverso in una pozza di sangue davanti l’abitazione. Un colpo lo aveva centrato al braccio destro, un altro, fatale, al torace. Il corpo è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale San Giuliano di Giugliano e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’esame autoptico.
L’abitazione è stata sequestrata e i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno provveduto alla perquisizione.
L’ipotesi all’origine dell’omicidio che si sta facendo strada tra gli inquirenti è che l’uomo possa essere stato ammazzato da qualcuno che conosceva e di cui si fidava. Le indagini sono infatti partite dall’immediato giro di conoscenze di Raffaele Balsamo. I carabinieri della stazione di Afragola e della compagnia di Casoria stanno ascoltando persone della cerchia sociale della vittima, tra cui la compagna che era in casa con lui, e stanno acquisendo le immagini delle telecamere presenti nella zona.

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