“Al Caprì”, a due passi dalla famosa piazzetta di Capri, è il ristorante in cui oltre alla buona cucina mediterranea, con specialità capresi, è di casa la cortesia e la professionalità dei collaboratori di sala.
La location è davvero di rara bellezza,infatti “Al Caprì” è situato in un’ampia terrazza di fronte ad un panorama mozzafiato del golfo di Napoli e della penisola Sorrentina.
Massimo Verde ed Enzo Ioele, entrambi capresi, hanno in gestione la struttura da circa 15 anni e sono orgogliosi della stessa per il maturato successo che dipende anche dal fatto di avere un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Ad accoglierci si è presentata Cetty Girace che con grande educazione ci ha descritto le pietanze tipiche dispensando cordiali sorrisi oltre che competenza.
“La nostra filosofia- spiega uno dei gestori Massimo Verde -porta avanti un principio di grande tradizione della tipica cucina caprese e mediterranea. Per la soddisfazione del cliente – continua- proponiamo soltanto prodotti freschi e di alta qualità”.
I due gestori capresi, hanno incontrato molte difficoltà in quanto prima operavano nel settore alberghiero ed hanno deciso di provare a realizzare questa esperienza nel settore gastronomico che ha realizzato un rilevante successo, tanto che di recente è stato realizzato un altro ristorante ad Anacapri che si chiama “Due Pini”.
“ll covid ci ha messo in grave difficolta- ha sottolineato Enzo Ioele, l’ altro gestore- tanto che siamo stati costretti a modificare totalmente il nostro lavoro adoperandoci nel solo asporto”.
Il locale nel quale è ubicato “il Caprì” inizialmente si chiamava “Caprice”, era una vecchia sala giochi ed è stato rilevato dai due capresi che hanno scommesso subito sul loro possibile successo.
Antonio Andreozzi “Chef” e Massimiliano Cestrone “Sous Chef” del locale, preparano per i fortunati clienti il tipico gnocchetto con granchio e limone sfusato della Costiera.
Tra i piatti preferiti e più richiesti dai clienti- ci spiega Cestrone con soddisfazione- c’è il risotto limone e gamberi che viene sfumato con il prosecco allo scopo di far sentire i profumi della nostra terra.
Tra le pietanze tipiche del locale si annoverano anche uno splendido scialatiello con pomodorini gialli, pesce spada e burrata, il tipico raviolo caprese e lo spaghetto alla nerano.
“Fin da piccolo, all’età di 15 anni, ho iniziato a cimentarmi in cucina con mia madre- ci ha spiegato Cestrone- che preparava delle torte fantastiche ed aveva sempre me come unico collaboratore”.
Le difficoltà che sono nate dal covid sono state brillantemente superate da tutto lo staff che si avvale di ottimi collaboratori di sala come Diego Guida e Marco Lombardi. I gestori ci hanno sottolineato,infine anche l’ulteriore difficoltà nella gestione del personale che hanno trovato con notevoli ostacoli per le note agevolazioni relative al reddito di cittadinanza.
“Abbiamo realizzato una splendido team- sottolinea Massimo Verde- che va avanti nonostante mille difficoltà,una squadra unita che ha il solo scopo di avere cura del cliente”.
La cucina a vista del locale,infine,fa notare sia l’armonia che regna tra gli operatori e sia la grande pulizia che è un vero fiore all’occhiello del locale.
“Non ci sono parole per descrivere il cliente felice che soggiorna 7 giorni sull’isola e torna ogni sera a mangiare da noi “ – conclude Massimo Verde – “è stupendo guardare i nostri clienti quando escono dal locale ed applaudono la nostra cucina”.
I presupposti per gli ulteriori futuri successi di “Al Caprì “ci sono tutti: un panorama mozzafiato, uno staff di professionisti in gamba,una cucina mediterranea con tipiche pietanze capresi di alto livello ed una vasta possibilità di scelta che si rivolge anche agli amanti della pizza che viene preparata tutte le sere con grande maestria.