domenica, Novembre 17, 2024
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Al parco col trombone, musicista San Carlo ogni giorno allieta runner

Gianluca Camilli, uno dei componenti dell'orchestra del San Carlo, con il suo trombone ogni mattina va a suonare all'aperto a Caserta.

Al parco col trombone, musicista San Carlo ogni giorno allieta runner

Una musica quasi d’altri tempi accompagna ogni mattina di sole i runner o i proprietari di cani che trascorrono del tempo nei prati verdi e ben tenuti della zona ex Saint Gobain di Caserta.

E’ quella di Gianluca Camilli, uno dei componenti dell’orchestra del San Carlo di Napoli, che con il suo trombone ogni mattina va a suonare all’aperto, diffondendo un’aria rilassante pienamente inserita nel tranquillo contesto della periferia sud casertana.

MUSICISTA DI SAN NICOLA LA STRADA, OGNI GIORNO SUONA NEL VERDE EX SAINT GOBAIN

Camilli abita a San Nicola la Strada, comune che confina proprio con l’area ex Saint Gobain, per decenni zona industriale poi dismessa e riconvertita a zona verde e sedi di uffici pubblici come la Provincia e l’Asl.

Tanti casertani approfittano della tranquillità e dell’esiguo traffico veicolare per passarvi momenti lontani dai veloci ritmi cittadini.

SUONARE E’ PASSIONE, MA ANCHE UN LAVORO E COSI’ MI ALLENO ALL’ARIA APERTA

“Vengo qui per non dar fastidio ai vicini di casa e perché è affascinante suonare all’aperto – dice Camilli -, in fondo per me suonare è passione, ma è anche un lavoro, per cui bisogna tenersi in costante allenamento. Il trombone lo porto sempre con me. E che c’è di meglio che accompagnare le persone con la musica, che è qualcosa che ti prende e ti rapisce, per non lasciarti più.

A me è successo quando ero piccolo, e sono ancora qui a suonare dove capita”. Qualche runner si ferma curioso e ascolta, lasciandosi trascinare dalla musica di Camilli, e anche i cani sembrano rapiti dal suono dell’orchestrale del San Carlo che, seduto sulla propria sedia, si ferma e poi ricomincia. Qualche ora e poi anche Camilli tornerà alla propria routine.

Al San Carlo lo aspettano le prove del Macbeth. “Ma suonare all’aperto – conclude – riconcilia con se stessi e il mondo che ci circonda”.

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