Le crisi convulsive colpiscono circa il 2% della popolazione, di ogni età, provocando alterazioni della coscienza e richiedono spesso interventi di soccorso in emergenza. Con l’obiettivo di migliorare, nella persistente emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid-19, la gestione e la presa in carico dei pazienti con tale problematica, su impulso della Scuola di Medicina e Chirurgia della Federico II di Napoli e della società napoletana di consulenza e progettazione sanitaria SANIPROGEST è stato promosso un ciclo di incontri con i maggiori esperti di Neurologia e Pronto Soccorso che lavorano in Campania. Dagli incontri è emersa l’esigenza, per ridurre gli accessi impropri ai “Pronto Soccorsi”, di delineare un percorso rigoroso, condiviso e validato a livello regionale, per accogliere i pazienti con trattamenti ottimali nei vari step dell’episodio epilettico e garantire il migliore e più efficace triage e terapia di urgenza. Si è lavorato, pertanto, ad un algoritmo terapeutico che preveda un approccio condiviso tra i vari specialisti che intervengono nelle diverse fasi della crisi epilettica emergenziale.
I lavori puntano anche a costruire una rete per la gestione clinica e manageriale della sintomatologia convulsiva e ottimizzare le procedure diagnostiche per intercettare gli eventi che richiedono ospedalizzazione e cure specifiche, anche nella prospettiva di un cambiamento radicale della gestione dell’emergenza, con l’obiettivo di produrre un vero e proprio PDTA campano, cui la Regione sta già lavorando.
Per fare il punto, questo giovedì – 21 ottobre 2021- dalle ore 9.00 alle 14.00, all’ Holiday Inn del Centro Direzionale (Isola E6, Napoli) si incontreranno Antonio Postiglione, direttore generale della Tutela della salute e coordinamento SSR Campania; Ugo Trama, dirigente UOD Politiche del farmaco e dispositivi – Tavolo Tecnico Regionale permanente sul farmaco; i Professori Maria Triassi, presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia della Federico II, e Mario Delfino, consigliere dell’Ordine dei Medici di Napoli e Provincia; Fiore Manganelli, ordinario di Neurologia Federico II; Francesco Habetswallner, direttore U.O.C. Neurofisiopatologia A.O.R.N. A. Cardarelli; Paolo Barone, ordinario di Neurologia Università degli Studi di Salerno; i dottori Vincenzo Andreone, direttore della stroke unit Neurologia del Cardarelli; Giuseppe Galano direttore U.O.C. Centrale Operativa Territoriale 118; Antonio Corcione, direttore della Rianimazione Azienda dei Colli.
“In regione Campania cerchiamo di intensificare la collaborazione con professionisti della sanità e associazioni dei pazienti, per delineare le strategie e i percorsi più appropriati così da garantire la migliore e più efficiente assistenza, in base alle diverse patologie, in particolare a quelle tempo-dipendenti, dove cioè la tempestività è una componente essenziale per l’assistenza, quali appunto le sintomatologie convulsive”, dichiara Ugo Trama, dirigente UOD regionale Politiche del farmaco.
“Le malattie convulsive non sono soltanto patologie croniche ma sono anche all’origine di situazioni d’emergenza – spiega Maria Triassi, presidente della Scuola di Medicina federiciana – il Pronto soccorso è pertanto un tassello fondamentale, anche per la nostra struttura universitaria la cui funzione di formazione dei futuri professionisti della sanità senza un reparto d’emergenza urgenza è inevitabilmente incompleta in quanto l’emergenza è un requisito indispensabile per i corsi di laurea e le scuole di specializzazione’’.
“E’ fondamentale che nell’emergenza territoriale la sintomatologia convulsiva venga inserita in un adeguato percorso di rete, alla stregua delle altre patologie tempo-dipendenti – spiega il dott. Giuseppe Galano, direttore U.O.C. Centrale Operativa Territoriale 118 – Se non affrontata in maniera tempestiva, efficace e competente, e con linee guida chiare e condivise, non è possibile ottenere i necessari risultati di buona assistenza”.