venerdì, Novembre 15, 2024
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Allarme criminalità giovanile, Iavarone: ” Finanziati progetti inutili”

A Napoli si parla tanto di criminalità, devianza giovanile, dispersione scolastica. Se ne parla da tempo, non da ieri. Proprio di recente la chiesa ha invitato le istituzioni a un patto educativo, la prefettura di concerto con il ministero degli Interni organizza periodicamente tavoli e riunioni di coordinamento con le forze dell’ordine e gli altri attori istituzionali. A leggere i quotidiani però, si apprende che da ottobre a oggi, a Napoli, ci sono già quasi seicento casi di dispersione scolastica.

4 MINORENNI ACCOLTELLATI IN UNA RISSA

E si legge soprattutto che quattro minorenni sono rimasti feriti in una rissa scoppiata due sere fa in piazza Carlo III, a Napoli. I quattro hanno riportato ferite inferte anche con armi da taglio. Due 15enni, un 14enne e un 16enne. Scene che purtroppo a Napoli si ripetono con cadenza puntuale. Di questi tempi, 5 anni fa, era il 17 dicembre, sempre in via Foria, il quindicenne Arturo Puoti veniva aggredito e ridotto in fin di vita da un branco di minorenni. Oggi Arturo ha fatto il suo percorso e si è laureato.

L’IMPEGNO DI ARTUR

Ma la madre, la professoressa Marisa Iavarone, non ha mai smesso con la sua associazione (Artur) di tenere sempre alta l’attenzione sull’emergenza criminalità minorile a Napoli e questa mattina durante un’iniziativa sulla devianza giovanile, le abbiamo chiesto cosa è cambiato in città dopo il sentimento di indignazione popolare suscitato dall’aggressione al figlio, cinque anni fa. Sull’argomento, abbiamo ascoltato anche Annamaria Ascione, psicologo clinico che ha presentato il progetto Arte e psiche durante l’iniziativa “Raccontarsi dentro”

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