Allarme truffe agli anziani, incontro in prefettura
Si sono allenati a Napoli e in altre province della Campania per qualche anno prima di esportare la truffa anche fuori dai confini della regione, prima che la Procura di Genova li scoprisse fino allo scorso febbraio e il fenomeno riguardava solo Napoli, poi si è capito che era un problema nazionale con l’arresto di 29 napoletani che avevano messo a segno una serie di raggiri tra il capoluogo Ligure in particolare in altre città del nord Italia, una capillare organizzazione con cervello a Napoli e ramificazioni ovunque.  Ma il fenomeno ha messo in evidenza come non fosse soltanto una sola l’organizzazione dedita ad estorcere denaro agli anziani, spesso fingendosi congiunti in difficoltà .
Nelle ultime settimane i carabinieri hanno raccolto la denuncia di una signora di Ischia a cui un sedicenne fintosi maresciallo dell’arma aveva provato a sottrarle gioielli per pagare la cauzione utile a liberare la figlia arrestata. Inchieste e arresti hanno messo in luce anche la frequenza di questo genere di reati. L’ultima operazione dei carabinieri è effettuata alla fine dello scorso luglio con tre persone arrestate nell’area metropolitana del capoluogo Campano ha quindi messo sull’attenti la prefettura partenopea che ha voluto organizzare sulla tematica un incontro a cui hanno partecipato anche il comandante della Polizia Municipale Ciro Esposito e l’assessor alla sicurezza del Comune di Napoli Antonio De Jesu.
Durante la riunione si è parlato del progetto Prevenzione e contrasto delle truffe agli anziani elaborato da Palazzo San Giacomo e finanziato con fondi del Ministero dell’Interno derivanti dal Fondo Unico Giustizia per il quale l’ente ha pubblicato un bando diretto del III settore per l’affidamento dei servizi di sportello per l’ascolto itinerante, per la distribuzione di materiali informativi nelle parrocchie, centri dedicati agli anziani, farmacie, ambulatori di medicina generale, uffici postali, CAF ed altri luoghi di aggregazione in favore della popolazione anziana. Inoltre, personale della Polizia Municipale parteciperà corsi formativi e di aggiornamento riguardanti servizi di prossimità , l’ascolto delle vittime vulnerabili, gli aspetti penali correlati e la gestione delle denunce delle querele. La Polizia di Stato, i carabinieri e la Guardia di Finanza, oltre alle azioni repressive già da tempo, sono impegnati sul fronte della prevenzione di reati ai danni della popolazione più fragile.