“Sempre più in crescita nel Salernitano dei casi di tubercolosi bovina tra gli animali”. Ha lanciare l’allarme in piena stagione turistica e in vista del sold out di agosto è il presidente dell’Associazione italiana coltivatori di Salerno, Donato Scaglione.
LETTERA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA
“Nonostante l’attenzione della Regione al settore agricolo e al comparto bufalino – spiega Scaglione – siamo preoccupati dalle crescenti segnalazioni che ci arrivano dai nostri tecnici e che evidenziano come, negli ultimi tempi, si stia registrando un significativo aumento dei casi di tubercolosi bovina nelle aree collinari e montane dell’Alta Valle del Sele, dei Monti Picentini e del Cilento interno.
TRA LE CAUSE ANCHE L’AUMENTO DI CINGHIALI, CERVI E CAPRIOLI
I dati epidemiologici del periodo gennaio-giugno 2023 – scrive Scaglione in una lettera urgente inviata alla Regione Campania – confermano che tale problematica interessi quasi tutti gli allevamenti, registrando 30 focolai nel territorio salernitano, su 32 focolai in corso in tutta la regione Campania e contro i 70 attivi in tutta Italia. Rispetto all’analisi di tali dati – sottolinea il presidente AIC Salerno – esiste un fondato sospetto che tali casi siano legati anche all’aumento della fauna selvatica quali cinghiali, cervi e caprioli”.