Dopo i blitz sui Monti Lattari e la scoperta di aree interamente dedicate alla coltivazione della cannabis e il ritrovo di un laboratorio e rifugio dei boss locali, l’operazione “Continuun Bellum” dei carabinieri mette a segno un colpo in Alta Irpini.
Nel territorio di Lioni sono state scoperte 3 serre artificiali al cui interno erano in coltivazione 453 piante di cannabis indica di 150 centimetri l’una. Una cinquatina di queste già in fase di essiccazione e 800 i grammi di “erba” già pronti al confezionamento.
OPERAZIONE CONTINUUM BELLUM IN ALTA IRPINIA
Qui i militari del nucleo antidroga di Castellammare, insieme allo squadrone dei Cacciatori di Calabria hanno arrestato sei persone all’interno di un laboratorio di trasformazione della cannabis in piena attività . Arruolati anche padre e figlia di origini napoletane ma residenti a Lioni, mentre il resto dei “coltivatori”è di origine albanese.
ALTRE PIAZZOLE RITROVATE A TEORA NELL’AVELLINESE
Inoltre a pochi chilometri, nella contrada Civita Superiore di Teora, i militari hanno scoperto una piantagione di cannabis sviluppata su 3 ampie piazzole. Oltre duemila le piante coltivate i cui fusti sono stati campionati e poi distrutti. Per cinque arrestati si sono aperte le porte del carcere di Bellizzi e per uno è stata applicata la misura degli arresti domiciliari.