“Oggi un fiume di ragazze e ragazzi, circa 200 mila in quaranta citta’ italiane, ci ha voluto, ancora una volta, che si e’ perso il senso delle cose alle scelte che le istituzioni compiono per il loro futuro. Sono scesi in piazza per Lorenzo e Giuseppe”, sottolineano, in una nota, Annamaria Palmieri, Salvatore Pace e Donatella Chiodo dell’ufficio di presidenza del movimento demA. “Nel corso degli ultimi anni il senso profondo della scuola, fondamenta su cui si basa la crescita delle generazioni future, e’ stato depauperato dalle istituzioni asservendola a logiche aziendali – spiegano – Solo qualche giorno fa il movimento demA si e’ espresso chiedendo l’abrogazione dell’alternanza scuola /lavoro e l’esclusione degli studenti da ogni attivita’ che concorra al ciclo produttivo delle aziende in cui si svolgono gli stage, soprattutto se comporta rischio di incidenti”. “Noi siamo al fianco dei giovani – concludono – perche’ siamo convinti che la scuolae’ il luogo dell’apprendimento, dello studio e della formazione umana, il posto dove crescere insieme e non un mondo subalterno a quello produttivo e del profitto per il capitale. Prima le persone e basta repressione nei confronti degli studenti e delle lotte. No alla violenza! Senza lotte giovanili e sano conflitto sociale non c’e’ democrazia”