Amministrative, seggi aperti fino alle 15: affluenza al 46,39%
Seggi riaperti dalle 7 nei 595 Comuni italiani che da ieri sono chiamati alle urne per eleggere il sindaco e rinnovare il Consiglio comunale, con oltre quattro milioni e mezzo (4.587.877, di cui 402.967 all’estero, distribuiti su 5.426 sezioni) di aventi diritto al voto.
L’affluenza nel primo giorno è stata del 46,39%, ovvero -13,5% rispetto alla stessa tornata di cinque anni fa (59,89%).
I seggi oggi sono aperti no stop fino alle 15. A seguire senza soluzione di continuità lo scrutinio e i verdetti: primo lo spoglio dei sindaci eletti direttamente, poi l’assegnazione di seggi ai nuovi consiglieri comunali.
EVENTUALE BALLOTTAGGIO IL 28 E 29 MAGGIO
L’eventuale ballottaggio per i Comuni maggiori ove è possibile un secondo turno per i soli sindaci che non superano stasera il 50% di consensi è in programma il 28 e 29 maggio. Il Sindaco e il Consiglio comunale sono eletti per cinque anni.
Nei 91 Comuni alle urne con popolazione fino a 15 mila abitanti l’elezione dei consiglieri comunali è contestuale all’elezione del Sindaco e vige il sistema maggioritario. È eletto Sindaco il candidato che ottiene il maggiore numero di voti validi. Alla lista o alle liste che hanno appoggiato il candidato sindaco eletto sono attribuiti i 2/3 dei seggi. I restanti seggi sono ripartiti proporzionalmente tra le altre liste. In caso di parità di voti validi tra due candidati, si andrà al ballottaggio (28 – 29 maggio prossimi), e risulterà eletto sindaco chi tra i due candidati avrà ottenuto più voti validi. In caso di ulteriore parità, la scelta cadrà sul candidato più anziano di età.
Nei 504 Comuni alle urne con popolazione oltre i 15 mila abitanti, invece, per eleggere il primo cittadino è necessaria la maggioranza assoluta dei voti validi (50% + un voto). Nel caso in cui nessun candidato a sindaco ottenga questo risultato, si procederà ad un secondo turno di votazione, in programma sempre il 28 – 29 maggio prossimi, tra i due candidati che hanno ottenuto il maggiore numero di voti validi nel primo turno. Al ballottaggio è eletto sindaco il candidato che ottiene il maggiore numero di voti validi.
PREVISTO IL PREMIO DI MAGGIORANZA PER LISTE CHE SUPERANO IL 40%
Non sono ammesse alla ripartizione dei seggi le liste che non abbiano superato al primo turno la soglia del 3% dei voti validi.
E’ previsto un “premio di maggioranza” alla lista o gruppo di liste che abbiano ottenuto almeno il 40% dei voti, che consiste nel 60% dei seggi, nel caso in cui nessuna altra lista o gruppo di liste collegate abbiano superato il 50% dei voti.
Nei Comuni con popolazione sopra i 15 mila abitanti è permesso il voto disgiunto: l’elettore può esprimere due voti sulla stessa scheda, uno per una lista (al quale può aggiungere un voto di preferenza) e uno per un candidato presidente o sindaco, anche in una lista diversa.
L’attenzione di questa tornata elettorale sarà catalizzata dal voto in tredici città: Ancona, unica città capoluogo di regione, Brescia, Brindisi, Imperia, Latina, Massa, Pisa, Siena, Sondrio, Teramo, Terni, Treviso e Vicenza, tutti capoluoghi di provincia.