Animalisti in piazza a Napoli, protesta davanti alla Regione
Al grido di libertà e di diamo voce a chi non ha voce oltre 300 animalisti partenopei hanno picchettato l’ingresso della Giunta Regionale in via Santa Lucia a Napoli.
Al centro della protesta l’attuazione della procedura A017 circolare che ha inserito una serie di vincoli che ostacolano il supporto offerto dai volontari ai randagi e non solo. Il privato, secondo la nuova circolare, non può più salvare il randagio, ma può solo segnalarlo all’Asl che quindi lo direzionerà in un canile, cuccioli compresi, con tutte le drammatiche conseguenze del caso.
I volontari potranno prendere in affido massimo 3 cani
I volontari potranno essere prendere in affido da oggi in avanti solo 3 cani, gli altri animali salvati non potranno più essere microchippati.
Insomma gli animali che non hanno il microchip entro il 15 gennaio e di cui non sarà possibile stabilire la provenienza tramite il codice fiscale di chi lo ha dato e con il chip della madre dell’animale, sarà costretto a far finire in un canile. Per il volontario inoltre prevista una sanzione amministrativa. Intanto tra burocrazia e norme poco chiare le cronache si arricchiscono di violenze inaudite nei confronti di cani e gatti randagi.