sabato, Settembre 20, 2025
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Arancia meccanica nel Napoletano, disabile sequestrato e torturato

Per divertimento, lo hanno gettato in una piscina consapevoli che il malcapitato non sapesse nuotare. Poi lo hanno abbandonato in un terreno agricolo

Sembra la sceneggiatura del film Arancia meccanica, è invece una storia vera quella emersa solo oggi grazie a un’inchiesta della procura di Torre Annunziata, in provincia di Napoli. Due persone hanno sequestrato un disabile in strada, trattenendolo per ore in un’abitazione e costringendolo a subire ripetute violenze. Per divertimento poi, lo hanno gettato in una piscina consapevoli che il malcapitato non sapesse nuotare. Fatti che risalgono all’agosto del 2024 e sono avvenuti nel comune oplontino, ma emergono solo ora dopo l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per sequestro di persona e lesioni personali emessa, nei confronti dei due presunti autori, dalla locale procura. Uno dei due ha ricevuto l’ordinanza in carcere, dove sta scontando una pena per un altro reato. I fatti sarebbero avvenuti a Torre Annunziata, in provincia di Napoli, ad agosto del 2024. In base a quanto accertato dagli agenti del commissariato di polizia di Pompei, i due accusati hanno coperto la bocca della vittima per impedirle di chiedere aiuto, arrivando a metterle un braccio intorno al collo. Dopo averla trasportata nell’auto con la quale si spostavano, l’avrebbero condotta nell’abitazione di uno di loro, privandola delle chiavi di casa e del cellulare, per circa due ore. Due ore infernali, al termine delle quali il disabile è stato gettato in piscina e infine abbandonato in un terreno agricolo. I due hanno agito – scrive il pubblico ministero titolare dell’indagine “per motivi abietti e futili, all’esclusivo fine di diletto, con sevizie e crudeltà inutilmente inferte ad una persona disabile e approfittando della sua minorata capacità che ne limitava la possibilità di difesa”