Arrivo fondi Pnrr, Gratteri: “Ci vorrebbe quadruplo degli investigatori”
Bisognava pensare prima alla carenza di magistrati in vista dell’arrivo dei fondi del PNRR. Ne è convinto il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, intervenuto alla presentazione del saggio dell’ex direttore dell’INPS Pasquale Tridico “Governare l’economia per non essere governati dai mercati”.
“Con l’arrivo dei finanziamenti – ha spiegato il Procuratore – dove attualmente c’è un solo cantiere, in futuro ce ne saranno quattro o cinque. Per poter avere un livello accettabile di controllo ci vorrebbero il quadruplo degli investigatori. Ci stiamo attrezzando, ma bisognava pensarci prima. Oltre a chiedere i fondi si sarebbero dovuti fare i concorsi”.
Prima di prendere posto al tavolo dei relatori nell’aula Pessina del dipartimento di giurisprudenza della Federico II, Gratteri si è soffermato anche sul rapporto tra la criminalità organizzata e i social.
“La camorra – ha detto il capo dell’ufficio inquirente – è stata la prima mafia ad usare in modo sistematico i social per comunicare, mandare messaggi e reclutare i giovani come carne da macello. Ciò facendosi vedere nei video su auto di lusso, pieni di soldi e con abiti griffati. Così tentano di affascinare i ragazzi e reclutarli. È una pia illusione. Chi entra nella criminalità organizzata come garzone, nella migliore delle ipotesi finisce a farsi anni di carcere”.
Durante la conferenza ha trovato spazio pure la discussione sull’autonomia differenziata, definita da Tridico come la “Secessione dei ricchi”.