Già alle prese con l’emergenza armi, il neo prefetto di Bari arrivato da poco a Napoli si trova ad affrontare la nuova tendenza di baby gang e ragazzini vandali, sparare piombini contro gli autobus di linea. Dopo aver mandato in frantumi i finestrini di dieci veicoli della linea di trasporto pubblico dell’Anm, in diversi quartieri di Napoli, ieri ancora agguati nel centro della città. Il primo nel pomeriggio alla riviera di Chiaia: era affollato l’r7 quando i passeggeri hanno udito uno sparo e visto andare uno dei vetri in mille pezzi.
Oltre allo spavento, anche la beffa per gli utenti, costretti a scendere e attendere l’arrivo di un autobus alternativo. Stessa sorte è toccata ai passeggeri della linea 151, in via Marina. Dopo aver diffuso la notizia durante il consiglio comunale di ieri, il presidente della commissione Trasporti, nino Simeone, ha chiesto l’istituzione di un tavolo sicurezza. L’appello al prefetto ha già sortito i primi effetti, ieri sera tardi gli autori degli agguati della sera precedente sono stati identificati.
La Polizia ha infatti fermato un’autovettura Fiat Punto, con targa polacca, con 2 soggetti a bordo, ritenuti responsabili dei dieci bus danneggiati due sere fa. A bordo dell’auto gli agenti hanno rinvenuto l’arma utilizzata per i raid, una pistola softair munita di caricatore rifornito di 3 pallini di 6 mm, un barattolo con circa 900 pallini dello stesso calibro, 7 bombolette di anidride carbonica per consentire il funzionamento dell’arma, uno sfollagente telescopico in acciaio e 2 proiettili a salve.