I medici sono tornati a fare le visite quotidiane e gli studenti a frequentare il loro percorsi di formazione, all’indomani del raid punitivo per la morte di un cane avvenuto nel dipartimento di Veterinaria dell’Università Federico II di Napoli. Chi mancava però, erano le cinque rimaste ferite: oltre a un medico veterinario e ad un borsista di ricerca sono rimasti feriti anche un vigilante, un addetto alla portineria e una studentessa. Sette giorni di prognosi per loro, mentre sono stati arrestati quattro dei sette aggressori perché avevano violato i domiciliari.
AGGRESSIONI A MEDICI IN AUMENTO
Tira una brutta aria a Napoli, dove da tempo oramai infermieri e medici sono di continuo vittime di aggressioni e per quest’ultimo episodio, a causa della diretta video degli stessi autori del raid su tik tok diventata virale, questa mattina si è verificato un episodio preoccupante ai danni di una studentessa che si stava recando in facoltà con indosso una maglietta dell’ateneo
IL COMMENTO DEL RETTORE
Un’aggressione ingiustificata quella di ieri, racconta il direttore di Veterinaria, Aniello Anastasio, che difende l’operato dei medici e commenta l’episodio intimidatorio avvenuto questa mattina