Attacchi hacker, la cybergang indiziata proviene dal Nevada
È Nevada Ransomware la cybergang che con ogni probabilità è celata dietro gli attacchi che nell`ultimo fine settimana hanno investito oltre 120 Paesi in Europa e nel Nord America. Lo afferma il CEO di Swascan (Gruppo Tinexta), Pierguido Iezzi.
“Questa realtà, manifestatasi a dicembre 2022 con un post di lancio della propria attività cybercriminale e con un programma di reclutamento estremamente incentivante”
“E che riconosce infatti ai propri affiliati tra l`85% e il 90% dei proventi delle azioni messe a segno contro aziende e istituzioni colpite”.
“Questi a differenza dello standard del mercato delle gang che assicura tra il 70% e l`80% dei ricavati – come riportato in un recente studio”.
ESCLUSI DAL RAGGIO DI AZIONE MOLTI PAESI DELL’EX UNIONE SOVIETICA
Altra particolarità è che, a differenza delle gang tradizionali che non attaccano i Paesi nell’area dell’ex Unione Sovietica, Nevada Ransomware, esclude dal proprio raggio di azione anche l`Albania, l`Ungheria, il Vietnam, la Malesia, la Tailandia, la Turchia e l`Iran.
PER SWANSCAN E’ UNA CAMPAGNA PER RECLUTARE NUOVI HACKER
“La visibilità garantita dalle conseguenze di questo attacco, però, sta avendo anche un secondo probabile risvolto per la gang Nevada – sottolinea il CEO di Swascan Pierguido Iezzi -. Di fatto potrebbe essersi trasformata parallelamente anche in una poderosa campagna di marketing finalizzata al reclutamento di nuovi affiliati: aumenta il numero di affiliati, maggiore sarà il numero di attacchi e di conseguenza il numero di riscatti e i profitti ricavati da questi”.