Aumentano le imprese: più 48mila nel 2022. Record costruzioni
E’ il settore delle Costruzioni a tirare la volata verso l’aumento delle nuove imprese in Italia. Da solo questo settore vale il 40 % del saldo nazionale.
LE COSTRUZIONI VALGONO IL 40% DEL SALDO NAZIONALE
Tutto merito del Superbonus? Ma i numeri resi noti da Movimprese ed elaborati da Unioncamere e InfoCamere parlano chiaro: dopo il brusco stop del 2020 (quando il saldo si fermò a solo + 19mila imprese) e il rimbalzo del 2021 (+87mila), con il 2022, il bilancio tra aperture e chiusure torna su valori medi degli ultimi quindici anni. E si attesta a 48mila attività in più tra gennaio e dicembre.
A questo saldo corrisponde una crescita dello 0,8% che, al netto del +1,42% del 2021, rappresenta il dato migliore dell’ultimo decennio.
DIMINUISCE LA FORBICE TRA NATALITA’ E MORTALITA’ DELLE IMPRESE
Spostando l’attenzione dal saldo ai flussi che lo hanno determinato (aperture di nuove imprese e chiusure di imprese esistenti), il rientro delle “tensioni” sulla demografia d’impresa è avvenuto con un arretramento delle nascite (diminuite del 6% rispetto al 2021) e un’accentuazione delle cessazioni (+7,5%), con valori assoluti (313mila nuove aperture e 265mila chiusure) in entrambe i casi tra i più contenuti degli ultimi quindici anni.
I SETTORI TRAINANTI AL SUD: COSTRUZIONI E TURISMO
“Un terzo del saldo del 2022 si deve alle imprese del Mezzogiorno – afferma Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere – aumentate di oltre 17mila unità soprattutto grazie alla spinta delle Costruzioni (che proprio al Sud segnano il tasso di crescita più elevato, +2,61%), e alla ripresa del turismo (+1,76% a fronte di un dato medio del +0,85%)”.
Tra le regioni, il Lazio si conferma quella più dinamica, con un tasso di crescita pari all’1,6% anche se in lieve rallentamento rispetto al 2021 (quando era cresciuta del 2,2%).