venerdì, Novembre 15, 2024
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Aumentano le imprese: più 48mila nel 2022. Record costruzioni

Per Unioncamere un terzo del saldo si deve alle imprese del Mezzogiorno aumentate di oltre 17mila unità grazie al mattone e turismo.

Aumentano le imprese: più 48mila nel 2022. Record costruzioni

E’ il settore delle Costruzioni a tirare la volata verso l’aumento delle nuove imprese in Italia. Da solo questo settore vale il 40 % del saldo nazionale.

LE COSTRUZIONI VALGONO IL 40% DEL SALDO NAZIONALE

Tutto merito del Superbonus? Ma i numeri resi noti da Movimprese ed elaborati da Unioncamere e InfoCamere parlano chiaro: dopo il brusco stop del 2020 (quando il saldo si fermò a solo + 19mila imprese) e il rimbalzo del 2021 (+87mila), con il 2022, il bilancio tra aperture e chiusure torna su valori medi degli ultimi quindici anni. E si attesta a 48mila attività in più tra gennaio e dicembre.

A questo saldo corrisponde una crescita dello 0,8% che, al netto del +1,42% del 2021, rappresenta il dato migliore dell’ultimo decennio.

DIMINUISCE LA FORBICE TRA NATALITA’ E MORTALITA’ DELLE IMPRESE

Spostando l’attenzione dal saldo ai flussi che lo hanno determinato (aperture di nuove imprese e chiusure di imprese esistenti), il rientro delle “tensioni” sulla demografia d’impresa è avvenuto con un arretramento delle nascite (diminuite del 6% rispetto al 2021) e un’accentuazione delle cessazioni (+7,5%), con valori assoluti (313mila nuove aperture e 265mila chiusure) in entrambe i casi tra i più contenuti degli ultimi quindici anni.

I SETTORI TRAINANTI AL SUD: COSTRUZIONI E TURISMO

“Un terzo del saldo del 2022 si deve alle imprese del Mezzogiorno – afferma Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere –  aumentate di oltre 17mila unità soprattutto grazie alla spinta delle Costruzioni (che proprio al Sud segnano il tasso di crescita più elevato, +2,61%), e alla ripresa del turismo (+1,76% a fronte di un dato medio del +0,85%)”.

Tra le regioni, il Lazio si conferma quella più dinamica, con un tasso di crescita pari all’1,6% anche se in lieve rallentamento rispetto al 2021 (quando era cresciuta del 2,2%).

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