venerdì, Novembre 22, 2024
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Autonomia Differenziata, poche persone al presidio contro il DDL

La protesta contro la misura a firma Calderoli non convince i napoletani, che rispondono timidamente alla chiamata

Autonomia Differenziata, poche persone al presidio contro il DDL

Piazza mezza deserta e scarsa adesione. E’ stato un flop il presidio davanti la prefettura per dire no all’autonomia differenziata, proprio mentre il disegno legge a firma Calderoli arrivava in Senato.

Poche centinaia di persone si sono radunate in piazza del Plebiscito, dove sono stati srotolati gli striscioni e si sono susseguiti gli interventi al microfono.

Un po’ poco per la città che vuole essere il baluardo della protesta contro la misura definita “spacca-Paese”, come spiegano l’ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris e l’ex presidente della Regione Campania Antonio Bassolino.

“Problema del movimento contro l’autonomia differenziata è che non è diventato una lotta popolare – ha detto De Magistris – Il tema non si riesce a comunicare facilmente.  E’ difficile farlo considerare una priorità. Il decreto viene visto come una cosa lunga, invece inciderà pesantemente sul Sud”.

“La mia speranza è che ci siano più iniziative e con una partecipazione più larga – ha commentato Bassolino – Si tratta di norme dannose. Non solo per la Campania, ma per l’Italia”.

La manifestazione, promossa dal Comitato contro l’autonomia differenziata, ha visto anche l’adesione dei sindacati Cgil e Uil, in piazza con i loro segretari regionali Nicola Ricci e Giovanni Sgambati.

“Si sancisce la divisione di un paese che già ha grandi diseguaglianze tra Nord e Sud – ha detto Ricci – Con questa misura il Mezzogiorno e la Campania resteranno indietro”.

“Già abbiamo un Sud molto distanziato dal Nord – ha spiegato Sgambati – Questa legge rischia di rendere la scuola pubblica e la sanità regionalizzate. Dopo il Covid non abbiamo bisogno di dividere il Paese. Al contrario abbiamo bisogno di unirlo”.

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