Beni confiscati, a Napoli locale dei “Giuliano” diventerà bottega legalità
Un anno fa le minacce, oggi la rinascita. Ha riaperto in via Tribunali 30 il locale confiscato al clan Giuliano. Diventerà una “Bottega della legalità”. Qui, dodici mesi fa, un uomo aveva minacciato i volontari, intimandogli di andarsene e non tornare più. Oggi però quella saracinesca è stata alzata nuovamente.
Il bene, nel cuore del centro antico di Napoli, era parte di un patrimonio del valore di oltre 10 milioni di euro, intestato nel 2010 a Luigi Barbuto, ritenuto dalle forze dell’ordine affiliato al clan.
Dopo il sequestro ed un complesso iter, il locale è stato affidato al Centro Nazionale Sportivo Fiamma, che lo gestirà insieme ad altri soggetti impegnati nel riutilizzo sociale dei beni confiscati. È nato quindi un nuovo presidio di cittadinanza attiva, dove saranno ospitati prodotti, attività e iniziative dedicate alla cultura della legalità.
Queste le parole del presidente del centro nazionale sportivo fiamma, Antonio Arzillo. (Intervista in video allegato).
Sul posto anche il consigliere comunale, il magistrato Catello Maresca. (Intervista in video allegato).