giovedì, Luglio 4, 2024
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Bimba di 3 anni figlia del rampollo del clan contesa, 9 arresti

Emerge il solito spaccato avvilente dai 9 arresti avvenuti ad opera dei carabinieri in seguito a un’indagine di camorra della Dda di Napoli

Emerge il solito spaccato avvilente dai 9 arresti avvenuti ad opera dei carabinieri in seguito a un’indagine di camorra della Dda di Napoli nella periferia est del capoluogo campano. Una bimba di 3 anni contesa tra la madre estranea al clan De Martino di Ponticelli, i famigerati XX, e il padre rampollo della famiglia malavitosa, detenuto. Cortei armati per scortare i nonni paterni durante gli incontri con la nipotina, affidata alla madre, nel tempo aggredita e minacciata dagli scagnozzi del clan per ottenere l’affidamento della minore. Nove le persone arrestate, tra cui i nonni paterni e il padre della bimba già in carcere. Atti persecutori, lesioni personali, detenzione e porto in luogo pubblico di armi, i reati contestati, aggravati dal metodo mafioso. Gli arrestati si trovano ora nelle carceri di Secondigliano a Napoli  e di Santa Maria Capua Vetere. A denunciare tutto ai carabinieri, che hanno avviato le indagini, è stata la nonna materna, lo scorso aprile. Ha sfidato con coraggio il clan, protagonista da tempo di una lotta per l’egemonia sulla periferia orientale con le famiglie rivali.

“Niente per me, niente per nessuno”, “ti stai frequentando con un altro?”, le intercettazioni dei carabinieri che hanno fatto emergere i particolari della vicenda. E ancora, “Questi venivano a prendere la bambina ed avevano la pistola sotto la maglia… quattro motociclette, due motorini tra cui il nonno paterno della bimba”. Lei proveniente da una famiglia perbene, vittima di un amore malato finito dopo avere scoperto che il compagno aveva un’altra (indagata in quanto ritenuta tra coloro che l’hanno picchiata), era tenuta sotto controllo dal compagno carcerato e poi anche dai genitori di quest’ultimo, che sottoponevano lei e la sua famiglia a continue pressioni e angherie.

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