Il Comune di Sant’Anastasia si costituirà parte civile nel processo contro gli autori della sparatoria avvenuto lo scorso 23 maggio nella centralissima piazza Cattaneo.
I presunti autori della sparatoria sono due giovani di 17 e 19 anni provenienti da Somma Vesuviana. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, dopo un litigio con alcuni ragazzi del posto e dopo essere stati cacciati dal gestore di uno dei bar della piazza, i due giovani sono armati armati di pistola e mitraglietta su uno scooter, sparando almeno dieci colpi.
IMMAGINE DISTORTA DEL COMUNE DOPO IL TRAGICO EVENTO
Il sindaco di Sant’Anastasia, Carmine Esposito, ha annunciato la decisione del Comune di costituirsi parte civile nel processo. Durante una riunione con alcuni assessori e rappresentanti dei consiglieri di maggioranza e minoranza, è stata sottolineata l’immagine distorta del comune che sta emergendo a seguito di questo tragico evento. Si è voluto chiarire che Sant’Anastasia non può essere considerato un luogo di allarme camorra o di delinquenza.
POTENZIAMENTO DEL SERVIZIO DI VIDEOSORVEGLIANZA
Nel frattempo, l’amministrazione comunale ha ottenuto questa mattina un finanziamento aggiuntivo di 150 mila euro per potenziare il sistema di videosorveglianza. Grazie a questo sistema, è stato possibile identificare i responsabili della sparatoria. Inoltre, il sindaco Esposito ha invitato il Prefetto di Napoli, Claudio Palomba, a Sant’Anastasia per discutere dell’incidente.
Il Prefetto si è già espresso riconoscendo che Sant’Anastasia non è un luogo dove la violenza sia all’ordine del giorno. E ha annunciato una prossima riunione con le forze dell’ordine.
Il sindaco Esposito ha dichiarato che desidera che questo incontro si svolga a Sant’Anastasia, e nel frattempo l’amministrazione comunale affronterà in prima linea le devianze insieme alle associazioni locali e ai consiglieri di maggioranza e minoranza.