sabato, Novembre 23, 2024
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Bradisimo, la terra trema ancora: scossa di magnitudo 2.6 alle 8.07

Dalle 8.07 di questa mattina, domenica 13 ottobre, è in atto uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei. La scossa più forte, avvertita dalla popolazione, è avvenuta alle 8.07 con magnitudo 2.6 ed epicentro a due chilometri di profondità nella zona di Pozzuoli, via Pisciarelli. Negli ultimi tre giorni, in concomitanza con l’esercitazione della Protezione Civile, la terra ha ripreso a tremare. Si registra una generale attenuazione del fenomeno ed anche un rallentamento della sollevazione del suolo, ma proprio in queste ore il vulcano sotterraneo ha ripreso a scuotersi.

ESERCITAZIONI CON LA SCOSSA VERA

“C’è stata una grandissima risposta da parte della cittadinanza dei sette Comuni dell’area rossa. Il messaggio evidentemente è passato”. Fabio Ciciliano, capo dipartimento della Protezione civile, è soddisfatto dalla partecipazione alle prove di evacuazione che, sabato, hanno concluso nei Campi Flegrei quattro giorni di esercitazione collegata a un’ipotetica emergenza vulcanica, tale da imporre l’allontanamento di circa 600mila residenti. Eruzione simulata, per fortuna, ma con tanto di vere scosse di terremoto: dopo settimane di relativo riposo il bradisismo è tornato a farsi sentire, ivenerdì sera con un sisma di magnitudo 3.2 e sabato con una replica di 2.5. Oggi l’ennesimo episodio tellurico come già raccontato. Una dimostrazione, se ce ne fosse bisogno, di quanto il vulcano sotterraneo dei Campi Flegrei continui a rappresentare un potenziale pericolo, da affrontare in chiave di prevenzione e preparazione.

IN 1500 ALLE PROVE DI EVACUAZIONE

Sono stati 1.500 i cittadini che hanno preso parte alla giornata recandosi nei punti di raccolta per ricevere chiarimenti e informazioni, molti di più di coloro che aderirono alla precedente esercitazione nel 2019: un migliaio sono poi saliti sui bus allestiti nelle aree di attesa dei diversi comuni, giunti nelle principali stazioni della zona secondo il piano di emergenza che porterebbe, in caso di calamità, ai trasferimenti nelle regioni gemellate. Un Frecciarossa nella stazione di Napoli centrale è partito, con a bordo Ciciliano e alcune centinaia di persone, per completare la prova fermandosi poi ad Aversa. Tra i partecipanti molte famiglie al completo, con bambini ed anziani. Qualcuno ha portato anche i propri cani e gatti, “nemmeno per sogno li lasceremmo indietro”.

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