Le prime verifiche disposte dal Comune di Pozzuoli nelle scuole, in vista della riapertura dell’anno di studi, sono rassicuranti. Il Bradisismo, che non sta dando tregua alla cittadina flegrea, ha portato a un sollevamento del suolo superiore ai 15 centimetri rispetto alla crisi dell’84. Il mese di agosto è stato particolarmente difficile per i cittadini dell’area, che spesso hanno percepito movimenti tellurici, anche intensi.
I CONTROLLI DI VULNERABILITA’
I controlli di vulnerabilità sismica, disposti dal sindaco Luigi Manzoni e dall’assessore alla Pubblica istruzione Vittorio Festa, con il coinvolgimento della Direzione 4, hanno riguardato tutti gli istituti pubblici. Alcune strutture scolastiche (come il Rosini, Pisciarelli, Artiaco, Asilo Nido Troisi, V. Emanuele e Borsellino) che si trovano in aree ritenute a maggiore rischio, sono state oggetto in precedenza di interventi di adeguamento o di miglioramento sismico e analoghi interventi sono ora in itinere in altri istituti (Diano e Quasimodo). Per gli altri plessi (Pergolesi 1, Montenuovo, Artiaco S. Lucia, S. Martino La Gioiosa, De Filippo – Falcone 1, Troisi – Falcone 2, Borsellino Primaria, Reginelle Primaria, Oriani Infanzia, Marconi, Fatale, Trincone e Lucrino) le verifiche dei tecnici della Direzione 4 non hanno fatto registrare alcuna problematica in ordine alla sicurezza relativa a eventi tellurici legati al fenomeno bradisismico in corso.
SOLLECITATI INTERVENTI ANTISISMICI
Per i plessi Diaz, Annecchino – Rodari e Pergolesi 2 le attività di controllo e di vulnerabilità sismica sono già state affidate e a breve verranno resi noti i risultati. Per riguarda gli Istituti superiori di Il grado, infine, il Comune di Pozzuoli ha sollecitato l’Amministrazione della Città Metropolitana ad effettuare gli accertamenti sugli edifici di competenza e che, per gli Istituti paritari, è stata fatta analoga sollecitazione ai gestori privati.
Intanto la zona è in stato d’allerta giallo, definito dall’Osservatorio vesuviano che monitora 24 ore su 24 l’intera area. L’epicentro delle ultime scosse è stato individuato a circa un chilometro di profondità tra la Solfatara e l’Accademia Aeronautica.