Bradisismo Campi Flegrei, famiglie sfollate scrivono a Mattarella
Sono fuori dalle loro case dal 21 maggio e adesso tra 5 giorni rischiano di finire in mezzo alla strada: stiamo parlando di circa una cinquantina di nuclei familiari dell’area flegrea comprenderti anche persone anziane e con disabilità motorie, sistemati provvisoriamente in vari alberghi e ai quali è stato comunicato che entro il 15 luglio dovranno lasciare le strutture, come racconta Giovanni Della Rocca.
La vicenda inizia dopo la scossa di magnitudo 4.4 di fine maggio che ha portato all’evacuazione di numerosi stabili. L’amministrazione locale a questo punto ha avviato le procedure di censimento al Palatrincone e le famiglie sono state sistemate nelle strutture ricettive grazie ad un accordo tra la Regione e Federalberghi. Una collocazione che doveva scadere il 30 del mese, ma che poi è stata prorogata al 15 luglio.
Nel mentre però è subentrato il decreto varato dal governo, che stabilisce l’erogazione di fondi per la sistemazione autonoma. Peccato che chi accetti i contributi debba poi rinunciare a qualsiasi soluzione alternativa. Ad aggravare lo scenario il fatto che ci troviamo nel cuore della stagione estiva, con i conseguenti rincari sui costi delle abitazioni. Esasperate, le famiglie hanno scritto una lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Siamo consapevoli dello sforzo economico cui si sta facendo fronte, ma allo stesso tempo vorremmo porre alla vostra attenzione la contraddizione che si sta sviluppando nelle aree immediatamente FUORI DALLA ZONA ROSSA relativamente, appunto, al reperimento di soluzioni abitative per le quali verranno erogate le risorse per l’autonoma sistemazione – recita una parte della missiva inviata anche ai rappresentanti delle istituzioni locali.
Risulta quindi impossibile trovare appartamenti adesso e gli sfollati hanno deciso di scrivere al capo dello Stato per chiedere rispetto per la loro dignità. Queste le testimonianze di Gianni Grilli e di Fiorenza Cipriani.