Una richiesta al Governo di affrontare direttamente la questione brucellosi nel casertano, dichiarando lo stato di emergenza e nominando un Commissario, per applicare la normativa comunitaria. È stata formulata con determinazione da Gianni Fabbris, portavoce del coordinamento degli allevatori bufalini del casertano, al termine di un incontro al ministero della Salute.
Le associazioni da tempo protestano contro il piano regionale di eradicazione di brucellosi e tbc bufaline, di cui chiedono il ritiro. Perché basato, dicono “su una concezione superata e dannosa” in cui il primo strumento di contrasto sono gli “abbattimenti indiscriminati di bufale campane che danno il latte per la preziosa mozzarella dop”.
PRESENTI ALL’INCONTRO PARTE DEI FUNZIONARI DI MINISTERI DI SALUTE E AGRICOLTURA
All’incontro hanno preso parte funzionari del Ministero della Salute e dell’Agricoltura, il presidente del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop Domenico Raimondo e il vice Ettore Bellelli, parlamentari dell’intero arco costituzionale. Ma anche i rappresentanti dei vari istituti di zoo profilassi, quelli di associazioni professionali come Cna Agroalimentare oltre alle 23 associazioni raccolte nel coordinamento di cui Fabbris è portavoce.
TRA GLI ASSENTI LA REGIONE CAMPANIA E LA COLDIRETTI
Assenti la Regione Campania e le quattro associazioni tra le più rappresentative del mondo agricolo e zootecnico, cioè Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri, che invece siedono al “tavolo verde” della Regione Campania, che li considera gli unici soggetti in grado di rappresentare gli allevatori.