giovedì, Aprile 25, 2024
HomeCronacaBullismo, pm nel Napoletano agli alunni: “Denunciate atti social”

Bullismo, pm nel Napoletano agli alunni: “Denunciate atti social”

I social e il web? Siate sempre consapevoli e coerenti. Lo afferma il pm del Tribunale dei Minorenni; Emilia Galante Sorrentino.

Bullismo, pm nel Napoletano agli alunni: “Denunciate atti social”

Di fronte ad episodi di bullismo o di cyberbullismo “Non state in silenzio ma usate l’arma della parola: denunciate. Ci sono strumenti utili”.

Così il sostituto procuratore presso il Tribunale per i Minorenni di Napoli, Emilia Galante Sorrentino in un passaggio del suo intervento all’incontro sulla lotta a bullismo e cyberbullismo con gli alunni dell’Iti ‘Enrico Medi’ di San Giorgio a Cremano.

LA FIGURA DEL TERZO SPETTATORE DEGLI ATTI DI BULLISMO

La pm, dopo aver mostrato un breve video su episodi di bullismo tra adolescenti, si è soffermata sulla figura del ‘terzo spettatore’. Ovvero di colui che fa propendere l’ago della bilancia dalla parte del bullo (acconsentendo con un sorriso) o dalla parte della vittima (reagendo e denunciando).

“Quest’ultima è l’unica arma che noi vorremmo che i ragazzi impugnassero. Ovvero l’arma della parola. In queste circostanze o dinamiche di bullismo, è difficile ma importante parlarne!”.

“Magari con un compagno più forte o che ha subito esperienza analoga, con un professore più aperto, con il vostro allenatore di calcio, con lo psicologo dello sportello della scuola.

IL MESSAGGIO FORTE CHE DEVE PASSARE: CHI COMPIE BULLISMO SUI SOCIAL NON LA PASSA LISCIA

Trovate qualcuno che vi capisca, anche se non è facile perché un adulto spesso non può comprendere situazioni di un’altra fascia generazionale.

Recatevi anche alla Polizia Postale o consultate il sito del Tribunale per i Minorenni o segnalate episodi attraverso l’app YouPol che vi assicura l’anonimato”.

Chi compie atti di bullismo utilizzando i social, non la passa liscia.

“Non basta premere il tasto ‘canc’ per eliminare foto di violenza o di altro genere perché le immagini restano nella memoria del vostro telefonino, e la Polizia Postale riuscirà a recuperarle”.

“Il web – conclude – è un luogo senza spazio e senza tempo ricco di informazioni ma anche di immagini delicate. E per questo, vi invito a utilizzare gli strumenti che la tecnologia vi offre in modo consapevole e coerente, avendo cura di comprendere la vostra attività e quelle che sono le reazioni da parte di chi quel social lo usa come voi”.

Skip to content