Commissariamento Caivano, arriva dossier del ministro Piantedosi
Un’emersione netta ed inequivocabile del «Condizionamento dell’ente locale avendo disvelato l’esistenza di dinamiche gestionali tese ad asservire l’apparato elettivo-burocratico comunale al perseguimento degli interessi della locale criminalità organizzata». Questo quanto ha rivelato il dossier del Ministro Piantedesi sulla Nomina della commissione straordinaria per la provvisoria gestione del Comune di Caivano.
COMMISSIONE STRAORDINARIA
Da qui la necessità di affidare la gestione del Comune di Caivano alla commissione straordinaria composta da Filippo Dispenza (prefetto a riposo) Simonetta Calcaterra (viceprefetto) e Maurizio Alicandro.
Dunque la proroga del 17 ottobre del commissariamento di Caivano che era già stato sciolto ad agosto avviene in seguito all’accertamento del radicamento della criminalità organizzata nella gestione della macchina comunale.
ARRESTATI EX ESPONENTI DELL’AMMINISTRAZIONE
Tra il 9 e il 10 ottobre a seguito di un blitz a Caivano erano state fermate 9 (tra loro anche esponenti della precedente amministrazione) persone per associazione di tipo mafioso, estorsione e corruzione aggravate dal metodo camorristico. Vicenda che si è conclusa la settimana scorsa con l’ordinanza di custodia cautelare che ha portato all’arresto complessivo di diciotto persone.
Aggiunge Piantedesi poi sul sull’operato degli amministratori e funzionari che avrebbero «sistematicamente e stabilmente asservito le funzioni e cariche rivestite agli interessi economici sia propri, sia del clan complessivamente inteso, offrendo un contributo fondamentale per il perseguimento delle finalità dello stesso»