sabato, Novembre 23, 2024
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Camorra, Sandokan il capoclan dei Casalesi si pente

Francesco Schiavone è detenuto al 41 bis da 26 anni

Camorra, Sandokan il capoclan dei Casalesi si pente

Si pente anche l’ultimo degli irriducibili del clan dei casalesi. Francesco Schiavone, detto Sandokan, decide di collaborare con la giustizia dopo 26 anni di prigione, la maggior parte dei quali trascorsi in regime del carcere duro. Lo riporta l’edizione cartacea del quotidiano “Cronache di Caserta”. La conferma viene anche dalla Direzione Nazionale Antimafia. Secondo quanto si apprende la decisione è maturata nelle ultime settimane. Ai figli è stato proposto di entrare ne programma di protezione. In queste ore, con grande discrezioni, le forze dell’ordine si sono recate a Casal di Principe per proporre al figlio, Ivanhoe, di entrare nel programma riservato ai familiari dei pentiti.
La decisione di Sandokan potrebbe anche essere un messaggio a qualcuno a non provare a riorganizzare il clan, un modo per mettere una pietra tombale sulle aspirazioni di altri possibili successori. La collaborazione potrebbe far luce su alcuni misteri irrisolti, come l’uccisione in Brasile nel 1988 del fondatore del clan Antonio Bardellino, o sugli intrecci tra camorra e politica.
Restano per ora irriducibili nella loro volontà di non collaborare con lo Stato l’altro storico capo dei Casalesi Francesco Bidognetti, noto come “Cicciotto e Mezzanotte”, in carcere dal 1993, e Michele Zagaria, catturato il 7 dicembre 2011 dopo sedici anni di latitanza. Tra i boss dei Casalesi che hanno deciso di collaborare con la giustizia compare invece anche Antonio Iovine, “o ninno”, arrestato nel 2010 dopo 15 anni di latitanza.

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