Campagna Shock, la Clendy aggiusta il tiro: "Non sono morti… sono ubriachi"

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Istigazione alla violenza sulle donne, femminicidio: un’accusa forte, che ha provocato tantissime reazioni, fino a quelle del ministro per le pari opportunità, Elsa Fornero ed alla richiesta di cancellare la pubblicità. Una vicenda che la Clendy, azienda napoletana, ha inteso chiarire, ora anche attraverso una nuova campagna pubblicitaria che da oggi campeggia su maxi impianti e manifesti della città.
“La nuova campagna pubblicitaria Clendy “Elimina tutte le tracce” ripercorre le orme della prima uscita ADV – spiega Stefano Antonelli, creatore della campagna pubblicitaria -. L’eco mediatico e la grande attenzione posta dai consumatori ha tracciato una linea ben precisa che non lasciava spazio a temi diversi, ma necessitava di una risposta, di una puntualizzazione! Ebbene si, ritrattiamo il tema principale: ipotesi di omicidio? Nella prima – prosegue Antonelli – l’osservatore decodifica elementi chiave presenti nelle due scene da non lasciare spazio a diverse interpretazioni. Da qui si riparte, spostiamo le lancette dell’orologio di qualche ora indietro e ripercorriamo il vissuto dei protagonisti. Quest’ultimi partecipano con goliardia ad un party, non specifichiamo il tema, ma sottolineiamo nei due frammenti fotografici che i personaggi ritenuti “cadaveri” altro non sono che ubriachi persi! Dunque la lettura cambia, i carnefici diventano vittime e viceversa. I nostri panni restano comunque al centro del discorso, capaci di essere efficaci in ogni occasione! Con questo nuovo concept dunque non solo evidenziamo con ulteriore ironia l’efficacia del panno, ma cerchiamo di spazzare via le troppe polemiche abbattute su questa campagna!”.