martedì, Novembre 25, 2025
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Campania, la carica degli esclusi dal Consiglio regionale

Dal voto, che in Campania ha sancito la vittoria di Roberto Fico e del centrosinistra, alcune esclusioni fanno più rumore di altre

Sono 50 gli eletti al consiglio regionale della Campania, ma sono molti di più gli esclusi. E dal voto che in Campania ha sancito la vittoria di Roberto Fico e del centrosinistra alcune esclusioni fanno più rumore di altre. Come quella dello storico esponente della destra cittadina, Marco Nonno, primo dei non eletti nella lista Fratelli d’italia e fuori dal parlamentino regionale. Fa rumore anche il risultato negativo di Armando Cesaro, figlio dell’ex parlamentare di Forza Italia Luigi, la cui candidatura nel centro sinistra nella lista Renziana “Casa riformista” aveva destato scalpore e a cui non sono bastate le quasi 15mila preferenze. Non è riuscito a farsi rieleggere il capogruppo della Lega Severino Nappi, consigliere uscente che si è attestato sui 7mila737 voti. Stesso discorso per la sua collega di partito, Carmela Rescigno. Si è fermata a quota 967 voti Daniela Di Maggio, madre di Giogio Cutolo, vittima innocente della criminalità, che aveva deciso di candidarsi dopo le lusinghe del partito di Matteo Salvini. Tra i consigliere uscenti non è riuscita dare continuata ai suoi due mandati alle spalle Valeria Ciarambino, ex movimento cinque stelle candidata poi nella lista socialista Avanti. Tra le esclusioni eclatanti, se non altro per il polverone mediatico che ha accompagnato la sua discesa in campo, Maria Rosaria Boccia, l’imprenditrice che si era candidata a sostegno di Stefano Bandecchi nonostante i due avvisi di garanzia ricevuti per la vicenda Sangiuliano. Tra gli eletti non figurano neanche la docente palestinese Susan fatayer e il consigliere comunale di Napoli, Sergio D’angelo. Si è fermata a un passo dal consiglio regionale invece, la presidente del consiglio comunale di Napoli, Enza Amato, prima dei non eletti nel Pd con 14mila 438 voti. Tra i consiglieri uscenti, non sono riusciti a farsi rieleggere Carmine Mocerino, Diego Venanzoni e Roberta Gaeta