“Il Governo Meloni ha deciso che la Campania, nonostante i bilanci in attivo, debba rimanere sotto il piano di rientro sanitario, una scelta che il Movimento Equità Territoriale considera ingiusta e dannosa per i cittadini campani”.
E’ quanto dichiarato da Rossella Solombrino, segretario nazionale del Movimento Equità Territoriale. “Il Governo Meloni ha deciso – continua la nota inviata dal MET – la Campania, nonostante abbia i bilanci in attivo, deve restare punita. Nessuna uscita dal piano di rientro sanitario. Questo significa: niente assunzioni di medici, nessun investimento per migliorare i servizi, cure negate ai cittadini. Questa decisione rappresenta una scelta politica che penalizza ingiustamente la Regione, mentre il Piemonte, con un disavanzo sanitario di oltre 400 milioni di euro, non subisce restrizioni. La Campania, invece, con un avanzo di bilancio di soli 8 milioni, viene punita, mentre le regioni del Nord continuano a ricevere fondi sanitari fino a 800 euro procapite in più, spesso utilizzati per coprire scandali sanitari.
Per la Campania questa decisione significa meno investimenti in assunzioni di medici e infermieri, circa 15.000 posti di lavoro in meno, e più morti evitabili. Come si può pensare di garantire i livelli minimi di assistenza con queste restrizioni? Con le buone intenzioni? La Regione ha fatto la sua parte, ma questa scelta mira esclusivamente a colpire il Governatore De Luca e tutti i campani, incentivando il turismo sanitario che arricchisce le regioni del Nord.
Il Movimento Equità Territoriale continuerà a battersi per un sistema sanitario giusto ed equo, che valorizzi tutte le regioni e garantisca servizi di qualità ai cittadini.
Campania resta in piano rientro Sanità, Solombrino: “Governo punisce sud”
"Il Governo Meloni ha deciso che la Campania, nonostante i bilanci in attivo, debba rimanere sotto il piano di rientro sanitario, una scelta che il Movimento Equità Territoriale considera ingiusta e dannosa per i cittadini campani".