Campi Flegrei, il colore della paura: resta giallo il livello di allerta
Resta lo stato d’allerta giallo nell’area dei Campi Flegrei interessata dal fenomeno del bradisismo. Anche ieri, nonostante l’equilibrismo lessicale del ministro Musumeci ancora ancorato all’ipotesi passaggio all’arancione, nulla è cambiato. Anzi, la Commissione Grandi Rischi chiamata a valutare le procedure e le eventuali variazioni, ha cristallizzato la situazione attuale. Gli studi degli scienziati interessati non hanno prodotto valutazioni univoche e chiare. Per cui, ciò che si è scelto di fare è stato ridisegnare la zona rossa per il rischio bradisismo, non intaccando quella già esistente per il rischio vulcanico.
ZONA ROSSA PER RISCHIO BRADISISMO
In sostanza si è passati da una popolazione interessata in un’area molto vasta che raccoglie circa 500mila abitanti, a una più ridotta di circa 85mila anime. Di fatti si tratta di una parte dei comuni di Pozzuoli e Bacoli, dei quartieri napoletani di Fuorigrotta, Bagnoli, Soccavo Pianura e Posillipo. La definizione è avvenuta al termine del vertice romano a cui hanno preso parte anche i sette sindaci metropolitani, con il sindaco Manfredi, il Prefetto di Napoli, la Regione e la Protezione Civile. Per la prima volta si è parlato di un’area a rischio bradisismico, circoscrivendo la questione. E dunque come si procederà. Si partirà com una serie di verifiche tecniche riguardanti oltre 15mila alloggi, messi a dura prova dagli sciami sismici e dal sollevamento del suolo. Dal 2006 si è alzato di circa 20 centimetri e questo provoca contraccolpi evidenti sia alle strutture di superficie che ai sottoservizi.
MESSI A DISPOSIZIONE 52 MILIONI DI EURO
Allo stato attuale il Governo ha un pacchetto d’investimenti sul tavolo di 52milioni di euro che dovranno essere usati per verifiche e interventi urgenti. Il piano sta per partire, mentre i parametri descrivono un rallentamento attuale del sollevamento del suolo. In ogni caso l’unica cosa certa, come ribadito anche ieri è che i terremoti non si possono perdere e dunque, gli uomini, possono solo gestire l’emergenza e farsi trovare pronti.