venerdì, Ottobre 31, 2025
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Campi Flegrei, ipotesi di nuova faglia per aumento terremoti

Secondo uno studio recente la sismicità si sta concentrando in un'area specifica. Potrebbe ancora aumentare frequenza e intensità delle scosse

Campi Flegrei, ipotesi di nuova faglia per aumento terremoti

Secondo uno studio pubblicato su una rivista scientifica abbinata a Nature, frutto della collaborazione tra l’Università Roma Tre e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, nell’area dei Campi Flegrei sta cambiando qualcosa di sostanziale. Un’evoluzione che ha portato a un aumento della frequenza e dell’intensità dei terremoti e che potrebbe ulteriormente incrementarla. In sostanza, si sarebbe aperta una nuova faglia che avrebbe portato da una microsismicità diffusa in tutta la caldera a una distribuzione concentrata in un’area precisa della crosta. Un cambiamento che viene interpretato dai sismologi come il segnale che indica la formazione appunto di una nuova frattura nella crosta terrestre oppure la riattivazione di una vecchia faglia.
“Il fenomeno osservato è fondamentale per spiegare la localizzazione e i meccanismi dei terremoti – spiega Guido Giordano, professore all’Università Roma Tre e coordinatore della ricerca – e suggerisce che il comportamento della crosta sia cambiato nel tempo”.
Anche la nuova direttrice dell’Osservatorio Vesuviano,  Lucia Pappalardo ha confermato la presenza di un’evoluzione nell’area: (Intervista).
Intanto mercoledì 5 e giovedì 6 novembre è in programma l’esercitazione nazionale sul rischio vulcanico “Campi Flegrei 2025”, organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile e dalla Regione Campania, in collaborazione con i Comuni della zona rossa dei Campi Flegrei, con la Prefettura di Napoli, con le strutture operative e i centri di competenza del Dipartimento. Parteciperanno, inoltre, le Regioni Sardegna e Sicilia.