“CANTIERE CON NOI DENTRO”, LA RABBIA DEI RESIDENTE DELLA VELE CELESTE
C’è preoccupazione tra le 800 persone rimaste senza una casa dopo il crollo che si è verificato ieri sera nella Vele celeste di Scampia. Famiglie che hanno al seguito bambini, 300 in tutto, 73disabili e numerosi animali da compagnia. Ieri sera prevalevano disperazione per le due vittime e ansia per le condizioni di salute dei bambini rimasti coinvolti nel cedimento del ballatoio. Due gravi, secondo il bollettino dell’ospedale Santobono dove sono stati ricoverati. Sedici ore dopo, l’ansia aveva lasciato spazio alla preoccupazione di non sapere dove poter trovare un ricovero per i propri cari, ma soprattutto rabbia. Rabbia perché, sostengono in molti, è stato un errore far partire il cantiere per la manutenzione e la ristrutturazione dell’edificio con le persone all’interno delle case
A SCAMPIA TORNANO LE TELECAMERE DEI TG NAZIONALI
Nel piazzale dove questa mattina la protezione civile ha allestito in pochissimo tempo gazebo e punto distribuzione acqua e viveri per le persone evacuate, sembra di essere tornati al 2004. Quando, Scampia, diventava a causa della faida il centro del mondo nelle cronache dei telegiornali nazionali. E oggi, con il ritorno delle telecamere, un’altra preoccupazione è quella di non essere criminalizzati