Capolavori al polso, Swatch con i grandi musei mondiali
Un evento in un ex convento a Lisbona per presentare la nuova collezione di orologi ispirati all’arte e realizzati con quattro grandi musei di tutto il mondo.
Swatch ha svelato il proprio progetto “Art Journey”, che vede coinvolti il MoMA di New York, il Louvre Abu Dhabi, il Museo e la Fondazione Magritte di Bruxelles e le Gallerie degli Uffizi di Firenze.
“L’arte – afferma Alain Villard, Ceo di Swatch – è uno dei pilastri più importanti per noi, forse il più importante, è nel nostro DNA, e avere questa collaborazione con i musei è importantissimo per noi, i nostri clienti ci chiedono questo tipo di prodotti. Siamo felici di mettere in relazione tutti questi musei, di avere qui tutte queste persone che si incontrano e si confrontano. È molto importante anche per il futuro del nostro brand”.
SUGLI OROLOGI ANCHE OPERE DI MAGRITTE, HOKUSAI E BOTTICELLI
Sugli orologi, presentati ciascuno in una sala tematica, si trovano opere di Roy Lichtenstein, di René Magritte, di Hokusai e di Botticelli.
“Quindi – aggiunge Carlo Giordanetti, Ceo dello Swatch Art Peace Hotel – abbiamo l’arte Pop; il Surrealismo con il suo senso dell’umorismo e della provocazione; abbiamo i grandi capolavori del Rinascimento re-interpretati dagli occhi dai nostri designer; abbiamo questo meraviglioso progetto della grande onda di Hokusai che si trasforma in una specie di opera astratta. È come se quest’anno ci fossimo voluti liberare e andare a fare shopping di opere d’arte”.
I GRANDI MUSEI PUNTANO SU NUOVE STRATEGIE DI COMUNICAZIONE
Dall’altra parte, accanto al tema della moda e degli orologi, c’è anche il modo in cui i musei guardano alle proprie strategie di comunicazione e allargamento del pubblico. Un’operazione nella quale sono impegnate anche le Gallerie degli Uffizi di Firenze, di cui Christian Spadoni è il social media manager.
“Ormai è chiaro – ci ha detto – che i musei vanno fuori dai propri confini e un’opera d’arte la puoi anche ritrovare su un orologio e questo è interessante, perché fa capire che i musei contemporanei ormai guardano altrove e le opere stesse escono dal museo”.
Si tratta ovviamente di comunicazione e marketing, ma anche di una opportunità di avvicinare sempre più persone alla cultura, vista in modo più leggero e, nel caso degli orologi di Swatch, anche fashion e ironico, ma presentando capolavori assoluti e simboli della storia dell’arte di tutti i tempi.