mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Capri-Napoli, la festa del nuoto è made in Australia

Dodici nuotatori provenienti dalla "terra dei canguri" hanno affrontato la sfida lunga 36 chilometri tra Capri e Napoli

Una festa australiana ha animato la seconda prova open della Capri-Napoli, trofeo Farmacosmo, una delle gare di nuoto più impegnative e prestigiose al mondo. Dodici nuotatori provenienti dalla “terra dei canguri” hanno affrontato la sfida di attraversare i 36 chilometri che separano l’isola di Capri dal Circolo Canottieri Napoli, dove la gara si è conclusa ieri.

QUATTRO GLI AUSTRALIANI A NAPOLI PER LA TRAVERSATA STORICA

Il gruppo di nuotatori australiani, composto da quattro partecipanti nella categoria singola, due in coppia e sei nella staffetta, è arrivato a Napoli con grande entusiasmo, nonostante il fatto che la manifestazione sia stata rimandata di tre anni a causa della pandemia. Nel 2020, quasi cinquanta nuotatori australiani avevano programmato di partecipare alla traversata, ma l’annullamento dell’evento aveva causato una grande delusione.

Simon Jones, 43 anni, è stato il primo australiano a tagliare il traguardo, completando la sfida dopo 8 ore, 34 minuti e 22 secondi di nuoto. Alle sue spalle, la prima donna australiana, Jo Mc Connell, ha concluso la traversata in 8 ore, 42 minuti e 39 secondi. Il duo composto da Justin Gately e Sharyn Adams ha registrato un tempo di 8 ore, 56 minuti e 27 secondi. La staffetta, formata da Maria Chiara Murgia, Lauren Reece, Rebecca Kazmierczak, Therese Kazmierczak, Sally Turner e Mattew Spencer, ha impiegato invece 10 ore, 6 minuti e 48 secondi per completare i 36 chilometri a nuoto.

UNO DEGLI AUSTRALIANI HA CHIESTO LA MUSICA MENTRE NUOTAVA

Simon Jones, felice per la sua prestazione, è venuto a Napoli insieme alla sua famiglia, composta dalla moglie e due figlie. Questa è stata la sua prima esperienza in una distanza superiore ai 25 chilometri, e ha ammesso che l’aspetto mentale è stato il più impegnativo. A metà gara, ha chiesto alla sua barca di fargli ascoltare musica e ha cercato di trovare ispirazione nello spettacolo offerto dalla bellezza del panorama marino, con il Vesuvio in primo piano. Alla fine, non può che dichiararsi soddisfatto dei risultati ottenuti.

La sua esperienza a Napoli e in Italia ha lasciato un segno così profondo che Simon Jones ha deciso di trascorrere i prossimi mesi nel nostro Paese. “Ero stato a Napoli da bambino e non ricordavo nulla. Ora l’ho davvero apprezzata e ho intenzione di farlo ancora. Inoltre, abbiamo deciso di stabilizzarci in Italia per almeno sei mesi: ci trasferiamo ad Alassio e vogliamo visitare il Paese il più possibile”.

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