domenica, Novembre 24, 2024
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Carceri, i vescovi campani scrivono al ministro della Giustizia

“La risposta alla delinquenza non può essere solo il carcere. Si dovrebbe lavorare affinché le dinamiche di vendetta siano elaborate e sanate attraverso la creazione di percorsi e di strutture educative, dove la persona è aiutata a cambiare. Crediamo, insieme a lei signora ministra, in una giustizia dal volto umano, come lei ha più volte affermato”.

È un passaggio della lettera che i vescovi della Campania hanno inviato al ministro della Giustizia, Marta Cartabia, i cui contenuti e proposte sono state presentate al Centro di pastorale carceraria della Diocesi di Napoli che si trova nel rione Sanità a Napoli.

«Il carcere è una questione sociale, è lo specchio in cui sono riflesse in maniera drammatica le contraddizioni della società – prosegue la lettera inviata da monsignor Antonio Di Donna, vescovo di Acerra e presidente della Conferenza episcopale della Campania – Ci troviamo di fronte a un’emergenza educativa spaventosa, profonda e insostenibile”.

Da parte di don Franco Esposito, cappellano del carcere di Poggioreale, è stato sottolineato che l’invito a sostenere le misure alternative al carcere è un modo nuovo di vivere il sistema penitenziario.

A portare il saluto dell’Arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, è stato il Garante campano per i detenuti, Samuele Ciambriello.

All’incontro ha partecipato anche il missionario, padre Alex Zanotelli.

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