Caso Cospito, Nordio: “Non ritengo di revocare 41-bis”
Dal carcere di Sassari a Opera a Milano. Ma sempre ristretto al regime di 41-bis. Dopo oltre cento giorni di sciopero della fame e le condizioni di salute precarie, ieri il Governo fa sapere che “la tutela della saluta di ogni detenuto costituisce un’assoluta priorità”, ma – afferma il ministro della Giustizia Carlo Nordio – l’uomo resta al 42-bis”.
Forte anche l’intervento nei giorni scorsi della premier Giorgia Meloni: “Lo stato non si fa intimidire da chi pensa di minacciare i suoi funzionari”.
SUL RICORSO DEGLI AVVOCATI DI COSPITO SI ATTENDE LA CASSAZIONE
L’istanza di rivedere la misura, avanzata dal legale di Cospito al Guardasigilli, sembra dunque destinata a non essere accolta, mentre c’è da attendere il 7 marzo per l’esame della Cassazione sul ricorso presentato dallo stesso avvocato.
L’offensiva anarchica, intanto, non si arresta: nella notte a Milano due auto della polizia locale sono state incendiate con molotov, mentre a Roma stessa sorte è toccata a cinque auto della Tim.
SCRITTA CONTRO IL 41-BIS A NAPOLI VICINO AL PALAZZO DI GIUSTIZIA
Intanto anche a Napoli è comparsa la scritta “41-bis=tortura” su un muretto di piazza Marcello Torre al Centro Direzionale di Napoli, a pochi metri dal Palazzo di Giustizia.
Attorno alla figura di Cospito si è coagulato il mondo legato alla Federazione anarchica informale con i suoi consolidati legami con militanti di Paesi come Germania Francia, Spagna, Grecia, Cile. Ma c’è anche la saldatura di anime diverse dell’antagonismo. E’ una minaccia “che non sottovalutiamo”, afferma Piantedosi.
GIOVEDI’ AL VIMINALE RIUNIONE DEL COMITATO DI ANALISI STRATEGICA SUL TERRORISMO
Giovedì si riunirà al Viminale il Comitato di analisi strategica antiterrorismo per esaminare il quadro. Forze di polizia e 007 hanno messo in guardia dal rischio di un salto di qualità delle azioni – al momento perlopiù di carattere dimostrativo – in parallelo con la vicenda carceraria del detenuto.