Tornano al castello delle cerimonie le telecamere della televisione, ma questa volta non per raccontare le gesta del boss Antonio Polese o dei matrimoni protagonisti del noto reality, bensì per portare all’attenzione dell’opinione pubblica della protesta dei 300 lavoratori che rischiano di perdere il posto dopo la chiusura della struttura. Confiscata per lottizzazione abusiva e affidata al comune, compreso il parco e l’eliporto. Insieme alle rispettive famiglie, camerieri, chef, sommelier e altri figure professionali interne e dell’indotto del Grand hotel la Sonrisa di Sant’Antonio abate, in provincia di Napoli, hanno sfilato in corteo fino alla sede del Municipio per chiedere un aiuto al sindaco.