venerdì, Novembre 15, 2024
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C’è l’Ariston in tv, ma sul web va in onda il #cinicoSanremo

C’è l’Ariston in tv, ma sul web va in onda il #cinicoSanremo

Tutti pronti? Avete avvisato il vostro capoufficio che per tutta la settimana dovrà giustificare i vostri probabili ritardi? Fatto il rifornimento di caffè per il pomeriggio? Riattivato le chat e i gruppi di ascolto su WhatsApp e Facebook? Perché? Ma come perché? Martedì sera inizia la settimana cantereccia più attesa dell’anno, l’evento televisivo che azzera la programmazione di tutti gli altri canali, quello da cui – al netto delle tv a pagamento – non si può scampare: il Festival di Sanremo.

ANCHE ON LINE LA SERATA SARA’ MOLTO LUNGA

L’appuntamento è per le 21 su Rai 1 e da quanto ha annunciato Amadeus, per la quarta volta alla guida della kermesse, non andremo mai a letto prima dell’una e mezza.
Sabato, la sera della finale, è annunciata una lunghissima carrellata di artisti, canzoni, ospiti, e quando penseremo che sia finita risentiremo la cinquina finale per la nuova votazione: insomma, la serata sarà così lunga che mentre Amadeus annuncia il vincitore salirà sul palco dell’Ariston zia Mara per la sigla di Domenica in.
Gli artisti in gara sono già noti almeno da due mesi, le canzoni sono state già ascoltate da eccellenti critici musicali e già sono state pubblicate varie pagelle che mettono questo o quello in pole position per il podio. Gli autori dello spettacolo, sempre con a capo il conduttore ravennate, hanno già stilato le scalette delle serate, gli orchestrali provano i brani da giorni e giorni (a proposito, ma anche questa è notizia già risaputa, non ci sarà Vessicchio a dirigerli con la sua barbona sale e pepe), gli stilisti hanno già preparato gli abiti di scena e truccatori e parrucchieri hanno ben chiari make up e acconciature per tutti.

PERCHE’ SANREMO E’ SANREMO

Cosa resta allora per avere l’effetto surprise se è tutto già scritto? Cosa incolla i telespettatori davanti allo schermo fino a notte fonda? Ve lo dico io: è quel Festival parallelo che si legge sui social, su Facebook in particolare perché, si sa, è il social dei boomer, quelli che guardano Sanremo (e che si lamentano che finisce troppo tardi).Addirittura ci sono persone che giurano di non vedere il programma (quelli un po’ snob, che dicono di non ascoltare le canzuncelle nazionalpopolari insomma) ma che scrivono sotto ai post degli amici “è come se lo stessi vedendo anche io”, quelli che si mangiano le mani perché si perdono una serata a causa dell’improrogabile impegno di famiglia ma che sbirciano di continuo il telefono sotto al tavolo, quelli che sono soli a casa sul divano ma che si sentono in compagnia leggendo post su post.
È qui che scopriremo quale sarà la canzone più brutta, la cantante che vestirà peggio, quello che stona, quello che “oddio ma che ha combinato con sta tinta di capelli?”, e quella là? Uh come è invecchiata! Insomma, è su i social che si scatena tutto il cinismo del perfetto telespettatore sanremese, che si alza solo per la pubblicità, pur di non perdersi il cambio d’abito delle conduttrici e la probabile – sempre in agguato – scivolata sulle scale!

E se qualche scettico chiede ancora “ma perché dopo tanti anni lo vedi ancora?” la risposta è semplice (e si dice canticchiando): perché Sanremo è Sanremo!

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