Celebrazioni per Santa Patrizia compatrona di Napoli da 400 anni
Nel cuore antico di Napoli, la devozione per Santa Patrizia si rinnova quattrocento anni dopo la sua proclamazione a compatrona della città. Protettrice delle partorienti e dei poveri, la santa di Costantinopoli è stata ricordata con la celebrazione nella chiesa di San Gregorio Armeno, dove le suore crocifisse adoratrici dell’Eucaristia custodiscono da secoli le sue reliquie e tramandano la devozione per il “miracolo del sangue”, che si scioglie nel giorno della sua festa il 25 agosto.
A presiedere il rito l’arcivescovo metropolita, il cardinale Domenico Battaglia.
Nata nella capitale dell’impero romano d’oriente nel VII secolo e discendente, secondo la tradizione agiografica, dall’imperatore Costantino, Patrizia rinunciò alla corona e alle ricchezze per abbracciare la vita religiosa. Durante un pellegrinaggio verso la Terra Santa, trovò rifugio a Napoli, dove dedicò la sua vita ai poveri e agli ammalati.
Oggi la sua figura resta profondamente legata alla città, al pari di San Gennaro, di cui condivide il prodigio del sangue che si scioglie come segno di grazia e protezione.
