Chiaia, spari a pochi passi dal liceo Umberto: trovati tre bossoli
E’ sabato sera. La solita folla di ragazzi che oramai contraddistingue la movida napoletana. Chi è in piedi, chi seduto in sella al motorino. Poi all’improvviso gli spari, le urla, il panico e il fuggi fuggi generale.
Tre i bossoli di pistola a salve ritrovati dalle forze dell’ordine in via Vincenzo Cuoco, stradina che costeggia l’Umberto, storico liceo classico del quartiere napoletano di Chiaia dove lo scorso mese di maggio un comitato di madri manifestò contro l’escalation di episodi di violenza e per chiedere alle istituzioni maggior sicurezza. A diffondere quel video gli stessi genitori che a maggio aderirono alla protesta davanti al liceo Umberto. Otto mesi sono passati da quella manifestazione e nulla sembra essere cambiato. Del resto anche in quell’occasione l’adesione fu solo della società civile.
Fecero rumore le assenze di rappresentanti delle istituzioni, impegnate da quel giorno in poi in annunci, tanti, e comitati per l’ordine pubblico e la sicurezza, ancora di più. Son passati addirittura due ministri dell’Interno da quelle riunioni convocate con urgenza in prefettura.
Eppure, a giudicare dalle immagini di questo video diventato virale in poche quelle riunioni a nulla son servite. E il resoconto del Sabato della movida napoletana vede anche tre minori accoltellati in altre zone della città. L’aggressione più violenta subita da un 14 enne in via Salvator Rosa.